Il tema della certificazione energetica è senz’altro di grande attualità e, se ormai molti sanno di cosa si tratta, non tutti sono al corrente di come procedere per ottenerla.
Il 15 Febbraio è approdato sul tavolo del Consiglio dei Ministri il Regolamento che fissa i requisiti professionali e i criteri di accreditamento dei certificatori energetici.
Questo nuovo Dpr restringe il numero di professionisti che potranno redigere le certificazioni energetice e cercherà di combattere la speculazione messa in atto da coloro che redigono A.C.E. (Attestato di Certificazione Energetica) poco veritieri a prezzi bassissimi.
I tecnici dovranno frequentare specifici corsi di formazione per la certificazione energetica degli edifici della durata minima di 64 ore, teniti da Università, Enti di ricerca, Ordini e Collegi professionali autorizzati dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con i contenuti illustrati nell’Allegato 1 al decreto.
Sono esonerati dall’obbligo del corso i tecnici iscritti al proprio Albo o Collegio con laurea conseguita in una delle classi riportate al punto 3 del Dpr.
Per assicurare l’indipendenza e l’imparzialità di giudizio dei certificatori, i tecnici abilitati alla sottoscrizione dell’Attestato di Certificazione Energetica (ACE) devono dichiarare l’assenza di conflitto di interessi con i progettisti, i costruttori e i produttori di materiali coinvolti nellacostruzione/ristrutturazione dell’edificio certificato.
Ricordiamo che l’ACE ha valenza di atto pubblico, con la responsabilità diretta del tecnico che lo firma, ai sensi dell’articolo 481 del codice penale “Falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità”.
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