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La liberalizzazione del mercato dell’energia risale al 2007, i consumatori hanno quasi sempre scelto la strada del contratto a “maggior tutela”. La maggioranza degli utenti non è davvero entrato nel mercato libero, ma si è affidato al prezzo stabilito dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Dal 1°luglio del 2019, la maggioranza delle famiglie dovrà dunque fare la scelta dell’operatore e il contratto più adatto ai propri consumi.

Quindi da questa data, non esisterà più il mercato “a maggior tutela” dell’elettricità, scomparirà la possibilità di scegliere il contratto che prevede un costo della materia prima stabilito ogni tre mesi dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. Questo prezzo è derivato dall’acquisto collettivo di energia da parte di un delegato dallo Stato, che poi fornisce la materia prima senza ricarichi. Da luglio 2019, dunque, tutti i cittadini dovranno sottoscrivere accordi privati con i fornitori e scegliere tra le tariffe offerte. Si tratta del completamento di un percorso di liberalizzazione iniziato nel 2009 e culminato nel 2017 con il DDL Concorrenza.

Se la liberalizzazione del mercato nasce da un’esigenza di maggior concorrenza tra gli operatori, i risultati non sempre hanno dato ragione al mercato. Le offerte di quest’ultimo, infatti, non sono sempre state convenienti rispetto al mercato tutelato. Non è chiaro, dunque, se con la fine dei regimi di tutela potranno verificarsi particolari tensioni sul versante dei prezzi. Gli utenti saranno chiamati a prestare attenzione alle offerte presenti sul mercato e a sottoscrivere tipologie di contratti possibilmente coerenti con i loro profili di consumo.
Indipendentemente dalla scelta di passare o meno sul mercato libero prima del 1° luglio 2019, le famiglie dovrebbero iniziare a monitorare il mercato fin da subito per capire come muoversi nelle giungla delle offerte presenti sul mercato libero.

Una soluzione per limitare i danni esiste e si chiama fotovoltaico. Per tutti quelli che hanno la possibilità di avere un tetto disponibile, l’installazione di un impianto fotovoltaico a fronte di un piccolo investimento, può rilevarsi la migliore soluzione per sopperire alle variabili di un mercato libero. Un investimento che rientra nell’arco di cinque anni per un privato e consente di stabilizzare a ribasso il costo della bolletta energetica e magari di poter immagazzinare energia in futuro per azzerare la dipendenza dal mercato.