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Il Governo italiano ha inviato alla Commissione Europea lo schema di decreto sugli incentivi alle energie rinnovabili elettriche, il decreto Fer 1.

Il parere della Commissione è infatti indispensabile per l’approvazione formale del provvedimento. Le critiche delle Regioni si erano concentrate soprattutto sulla geotermia – questione rimandate a un decreto successivo (Fer 2) – e sulla penalizzazione per l’idroelettrico (immutata però nel decreto inviato alla Commissione).
Le novità principali del decreto nella nuova versione riguardano i contratti PPA (Power Purchase Agreement) e l’autoconsumo.

Per i primi dovrà essere realizzata una piattaforma di mercato per la negoziazione di lungo termine. Fino a quando non sarà stato creato questo strumento, il decreto prevede che il GSE renda disponibile sul sito web le caratteristiche dei progetti permettendo l’incontro fra i contraenti.

Arera non avrà più il compito di elaborare gli schemi di contratto. Per gli impianti di autoconsumo lo schema di decreto prevede ora che nel caso di installazioni di potenza fino a 100 chilowatt su edifici, sia attribuito un premio pari a 10 euro il megawattora sulla quota di produzione netta consumata in sito.

Agli impianti installati su coperture in concomitanza della rimozione di amianto viene garantito un bonus ulteriore di 12 euro al megawattora su tutta l‘energia prodotta. Per gli impianti a registro che utilizzino componenti rigenerati la tariffa è ridotta del 20 per cento.
Il primo degli otto bandi sarà pubblicato a fine gennaio 2019, e poi a scadenza di quattro mesi fino a maggio 2021. I bandi sono ancora suddivisi in tre gruppi, con il gruppo A riservato a fotovoltaico ed eolico.

Le tariffe a base d‘asta sono di 10,5 centesimi al chilowattora per potenze fino a 100 chilowatt (erano 11 nella passata versione), 9 centesimi fino a un megawatt e 7 centesimi oltre il megawatt.

Tra i criteri di priorità la novità è rappresentata dal fatto che le discariche debbono essere bonificate per ottenere un vantaggio in graduatoria.

Per quanto riguarda le coperture in amianto da bonificare, la priorità viene concessa agli edifici pubblici.

Un ulteriore criterio premiante è dato dalla presenza di colonnine di ricarica per veicoli collegate agli impianti. Anche gli aggregati di impianti vengono premiati.

Il maggiore ribasso sul prezzo appare solo in sesta posizione tra le priorità. Per le aste invece il primo criterio è quello economico, ma è presente anche l‘avvenuta bonifica delle aree di installazione, qualora contaminate.

 

Fonte: Photon