071 2868630 info@oamgs.com

In una breve ricognizione sulle prospettive future dei Veicoli Elettrici (VE) in Italia ed in Europa così come elaborate recentemente da alcune utilities, associazioni di categoria e TSO europei. Sempre più spesso le aspettative sulla diffusione dei VE assumono un ruolo centrale nel dibattito sugli scenari energetici data la possibilità che questi siano un fattore di crescita per la domanda elettrica ma anche per gli investimenti in reti di trasmissione e distribuzione che generano nonché l’impatto che possono avere sul bilanciamento della rete stessa.

Italia, Germania, Francia e Belgio sono paesi con un significativo mercato di autovetture. Nel 2017 sono stati presentati diversi scenari di crescita dei VE per questi paesi. E questi indicano che i veicoli elettrici potrebbero catturare fino al 27% del mercato entro il 2030.

In questi scenari, per l’Italia, il numero di veicoli elettrici nel 2030 è compreso in un range di 4,3-6,2 ml. La diffusione dei veicoli elettrici potrebbe modificare la domanda di picco e, più in generale, modificare il profilo orario dei consumi fatto questo di particolare interesse dal punto di vista della rete elettrica. Il comportamento del consumatore, quando il proprietario di un VE effettua la ricarica e l’infrastruttura di ricarica dove viene ricaricato un VE, sono i principali fattori che determinano l’impatto della ricarica dei VE sul profilo totale della domanda di elettricità.

Nello scenario alto per l’Italia si ipotizza l’installazione di 4,5m di wall box, il che implicherebbe un rapporto di 0,5 wall box per veicolo elettrico; RTE stima un carico fino a 1,5 GW per 1 milione di veicoli elettrici che moltiplicato per il numero di VE al 2030 nei vari paesi analizzati porterebbe portare la richiesta di potenza in ricarica per VE a livelli importanti rispetto alla domanda di picco. Una ricarica “naturale” (es. dopo lavoro) invece potrebbe aumentare il carico fino a 1,1 GW per 1 milione di veicoli elettrici nelle ore serali quando la domanda di elettricità è generalmente elevata. Tale impatto comunque dovrebbe essere attutito dall’introduzione di sistemi di ricarica intelligenti che possano garantire una ricarica nelle ore notturne quando la domanda di elettricità è generalmente più bassa e quindi non aumentando il carico di punta.

Vi sono dunque aspettative di una forte crescita dei VE in Europa e in Italia. La loro diffusione effettiva dipenderà però dall’operare di numerose forze e fattori abilitanti che dovranno garantire sia la fattibilità economica che tecnica affinché al 2030 in Europa ci siano milioni di VE presenti sulle strade. Una serie di operatori di settore, con in testa le utilities, hanno lanciato programmi di investimento tesi ad in introduzione capillare delle colonnine di ricarica, condizione necessaria questa all’effettivo sviluppo dei veicoli elettrici, oltre che alla diffusione di una serie di applicazioni che permetteranno una ricarica ‘intelligente’ di detti veicoli.
Anche gli operatori delle reti sia in alta che bassa tensione hanno e avranno sempre più un ruolo fondamentale in questo processo, costruendo e mettendo a disposizione le infrastrutture necessarie. La diffusione dei VE dovrebbe avere un impatto positivo in termini di crescita della domanda elettrica offrendo al contempo servizi di accumulo alla rete che almeno in parte dovrebbero smussare l’impatto (al rialzo) sui carichi orari. Infatti, una volta garantita una gestione di ricarica intelligente (non solo a livello locale ma dal punto di vista del sistema), le auto elettriche potrebbero anche diventare una fonte di flessibilità importante considerando che un milione di veicoli elettrici equivale a circa 40-60 GWh.

 

Fonte: Terna  Rapporto mese gennaio 2018