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Nel mese di giugno 2022, secondo i dati di Terna, l’Italia ha consumato complessivamente 27,9 miliardi di kWh di energia elettrica, un valore in crescita del 2,7% rispetto allo stesso mese del 2021 e in forte aumento rispetto al valore di giugno 2020 (+16,4%).

Si registra altresì un aumento del saldo estero (+10,1%) rispetto allo stesso mese del 2021.

Le fonti rinnovabili hanno coperto il 35% della domanda elettrica nazionale, soddisfatta per l’86% da produzione interna e per il 14% dallo scambio con l’estero.

In particolare, è cresciuta del 7,7% la produzione da fotovoltaico che nel mese di giugno ha registrato valori record.

Questa crescita è imputabile principalmente all’entrata in esercizio di circa 1,5 GW di nuovi impianti negli ultimi 12 mesi.

Notevole anche la crescita di produzione da fonte eolica (+32,2%) e quella da fonte termoelettrica (+14,1%).

In flessione, invece, la produzione da fonte geotermica (-5,9%) e quella da fonte idrica (-37,4%) con quest’ultima che ha registrato una diminuzione di circa 2 TWh.

Nel complesso, nel primo semestre dell’anno la richiesta di energia elettrica in Italia è in aumento del 2,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021 (+2,2% il valore rettificato).

Nel periodo gennaio-giugno 2022, rispetto all’anno precedente, la produzione da fonte fotovoltaica ha registrato una crescita pari a +9,9%.

Nel mese di giugno 2022, la richiesta di energia elettrica è stata soddisfatta per il 50,9% della produzione da Fonti Energetiche Non Rinnovabili, per il 35,1% da Fonti Energetiche Rinnovabili e la restante quota dal saldo estero.

Nel mese di giugno, la produzione da Fonti Energetiche Rinnovabili è in riduzione (-14,3%) rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

In particolare, si registra un aumento della produzione eolica (+32,2%) e della produzione solare (+7,7%) e una forte riduzione della produzione idroelettrica rinnovabile (-37,7%).

Nell’arco dei primi sei mesi, la quota della fonte solare sulla produzione netta totale è passata dal 9,9% dello scorso anno al 10,5%.

L’indice Imcei elaborato da Terna, che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette energivore, registra una flessione del 5,4% rispetto a giugno del 2021. Positiva la variazione solo del comparto della chimica.

Fonte: Terna